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al testo di Carlo Rossi
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Beyrouth
Ti ho conosciuto nella gioia di una pace Rara come l’acqua del deserto Bella come la tua gente felice Di attraversare le strade di normalità. Affascinante come poche lune al mondo Aspettavi quei momenti di dialogo Tra vino, arak e musica Mentre nelle moschee la guerra santa non mordeva Ti ho conosciuto bella e spietata Nei ricordi di antiche lacerazioni In una Hamra felice di gioire Mentre servivano a Ghazir il kebab Che ho capito cosa essere, li. Ti ho amato subito come terra mia Come gente dal grande cuore accogliente Mentre ora piango la tua gente All’ombra dei templi romani. Fa paura, domani Mentre il nostro Dio accoglie Lo spirito di umani Partiti dal mondo di Bacco E tornati anche cristiani. Speriamo non siano israeliani. |
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